TITOLO: "Il Cavaliere Inesistente"
AUTORE: Italo Calvino
CASA EDITRICE: Mondadori
COLLANA: Contemporanea Ragazzi
GENERE: narrativa per ragazzi, fantastico, avventura
ILLUSTRATORE: Federico Maggioni
CONSIGLIATO: 👍
RECENSIONE: In questo libro Agilulfo, paladino di Carlo Magno, non può nè mangiare nè bere perché se fa queste cose cessa di essere. Agilulfo presta servizio a Carlo Magno con la forza di volontà e la fede. Lo consiglio vivamente! Leggetelo anche voi! Vi piacerà moltissimo!
LO STRANO CASO DELLE FRITTELLE DI CARNEVALE
1° SCENA
A casa di Pantalone è ora di pranzo: - Che buon profumo! - esclama Pantalone- penso proprio che Colombina abbia cucinato delle frittelle. Entra nella sala Colombina e dice: - Sì le ho cucinate padrone e vado subito a prenderle.
Colombina va in cucina ed assiste ad una scena inaspettata: Pulcinella ed Arlecchino si stanno riempendo la bocca, le tasche e i cappelli di frittelle.
– Che buone frittelle! – dicono i due in coro
– Aiuto! Aiuto! Al ladro! – grida allibita Colombina – Rugantino ci sono due ladri di frittelle!!
Colombina inizia ad inseguirli per tutta la cucina, mentre entra di corsa Rugantino domandando: - Chi è che grida aiuto?
Arlecchino e Pulcinella scappano a gambe levate lanciando le frittelle di qua e di là; cadono alcuni dolcetti dalla finestra in testa a Beppe Nappa.
-Ahi che cos’è?!- dice Beppe Nappa con il naso all’insù – Ma sono frittelle e sono buonissime!- esclama divorandone alcune
Intanto nella confusione Pulcinella riesce a scappare con qualche frittella in tasca ed esclama con un sospiro: - Sono riuscito a svignarmela!
Infatti Rugantino tiene Arlecchino per la giacca e lo porta in tribunale.
2° SCENA
In tribunale Rugantino trascina Arlecchino davanti al giudice Meneghino; al suo fianco c’è il suo avvocato Dott. Balanzone.
-Dichiaro aperto il processo per il furto delle frittelle – afferma con solennità Meneghino – chi è l’accusato? Il signor Arlecchino, mi sembra.
-Io Balanzone avvocato difensore di Arlecchino dichiaro che il mio cliente è innocente e chiamo a testimoniare il qui presente Gianduja – dice Balanzone
Balanzone si mette una mano in tasca e tira fuori un cioccolatino.
Gianduja si reca sul banco dei testimoni ed inizia a parlare: -Ho visto una persona che rubava le frittelle… mm… forse non ricordo bene…
Balanzone allarmato tira fuori altri cioccolatini e Giandua esclama: -Ah, è vero, ora ricordo! E’ stato Capitan Fracassa!
-Vile marrano! Tu menti!! – esclama infuriato Capitan Fracassa che sguaina la spada e per errore taglia la cintura dei pantaloni a Balanzone.
-Che imbarazzo! Aiuto, aiuto, devo scappare! – urla disperato Balanzone.
Approfittando del parapiglia Arlecchino scappa via e torna nella cucina di Pantalone.
3° SCENA
Pantalone sta ancora aspettando le sue frittelle seduto in sala. Nella cucina di Pantalone c’è Colombina in lacrime.
-Non piangere Colombina- dice Arlecchino – Mi son salvato!
Colombina gli risponde: - Non sto piangendo per te sciocchino, ma perché non ho più le frittelle per il mio padrone e lui mi sgriderà.
-Ho un’idea- dice Arlecchino avvicinadosi all’orecchio di Colombina e bisbigliando qualcosa.
-Colombina! Dove sono le mie frittelle? – grida Pantalone dalla sala.
Arriva di corsa Colombina con il vassoio pieno di molliche.
-Eccole padrone!
Pantalone osserva il vassoio e dice: - Ma cosa sono queste molliche?
-Padrone – dice Colombina – mi hai dato così pochi soldi per comprare la farina e questo è il risultato.
FINE
I VESTITI DI CARNEVALE
Io mi vesto da pompiere,
tu da vespa o candeliere,
lui da essere spaziale:
“Travestirsi non è male!”
Io mi vesto da regina,
tu da sacco di farina,
lui da frate o da serpente:
“travestirsi è divertente!”
Io mi vesto da canguro,
tu da cavolo maturo,
lui da papera o da cuoco:
“travestirsi, che bel gioco”.
(Roberto Piumini)
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